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Acqui Terme

Sorta sulla riva sinistra del fiume Bormida la città di Acqui Terme vanta origini molto antiche. Essa sorge su quella parte di territorio della Valle Bormida popolata già in età protostorica dalla tribù ligure degli Statielli. Il centro più importante di questa tribù, Caristum, fu poi conquistato nel II secolo a.C. dalle milizie romane del console Marco Popilio Lenate. Data la sua favorevole posizione e l’ingente risorsa idrica soprattutto termale a disposizione, Roma decise di fare di questo centro una delle sue stazioni termali più importanti come punto strategico di collegamento tra la zona mediterranea e il nord. Fu per questo motivo realizzata un’importante via di collega-mento l’Aemilia Scauria che collegava Tortona a Vado Ligure. Prese così corpo intorno al I secolo a.C. la città romana che fu nominata “Aquae Statiellae”. Alludendo al popolo che precedentemente vi era insediato e all’acqua termale proveniente dal suolo in gran quantità, il cui periodo di maggior splendore fu quello compreso tra il I ed il II secolo d.C. Della fortuna sociale ed economica di questo periodo e dell’importanza delle fonti termali acquesi si trova riscontro nei testi di Plinio, Strabone, Seneca e Tacito.

Le Terme

A segnare la fortuna di Acqui quindi, furono le sue acque termali la cui importanza dipende dalle loro caratteristiche chimico-fisiche. Si tratta di un’acqua salso-bromo-iodica che, legata alle caratteristiche del fango, è ricca di proprietà terapeutiche indica-te soprattutto per la cura delle malattie reumatiche, respiratorie e articolari senza dimenticare quelle medico-esteti-che per il corpo ed il viso. Il territorio è ricco di sorgenti più o meno calde ma quelle principali sono sicuramente la fonte in piazza della Bollente che ha una temperatura di 75° C. ed una portata di 560 litri al minuto. Gran parte dell’ac-qua di questa fonte viene utilizzata per le cure dello stabilimento centrale delle “Nuove Terme” realizzato tra il 1870 e il 1880. Altre fonti si trovano nella parte della città oltre il fiume Bormida denominata “zona Bagni”. Qui diverse sor-genti che hanno una temperatura di 50° C. danno vita al piccolo lago delle “Antiche Terme” insieme ad una fonte fredda denominata “Acqua Marcia”.

L'Alto Monferrato

Diviso tra la provincia di Asti e quella di Alessandria, deve il suo nome non alla posizione geografica, quanto ai rilievi piuttosto pronunciati che lo caratterizzano. La varietà dei paesaggi che si possono ammirare presentano scenari unici, dove i boschi si alternano ai preziosis-simi vigneti e dominano spesso antichi borghi con austeri castelli medioevali. Oltre ad Acqui Terme merita una sosta Ovada, circondata da splendidi castelli e Gavi, famosa per la produzione dell’omonimo vino bianco docg. L’Alto Monferrato è la zona di frontiera con la Liguria. Fu terra di passaggio e di con-quista. Ne giovò la gastronomia ancora oggi ricca di profumi e sapori. I piatti della cucina locale risentono delle brezze del mare soprattutto negli aromi.